Cianciana: un gioiello di Cultura e Gastronomia
- Pasquale Marino
- 3 giorni fa
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Aggiornamento: 2 giorni fa
Cianciana 28 novembre 2025 – Ci sono serate che diventano immediatamente memoria collettiva. La cena dedicata al Cece Rosso di Cianciana, svoltasi al Ristorante La Torretta, è stata una di queste: un incontro di persone, sapori e storie che raccontano l’anima più autentica dei Monti Sicani.
L’accoglienza calorosa della Comunità di Cianciana, guidata dall’instancabile lavoro dei fratelli Baldassarre e Matteo Riggio, di Federico Pace, del vice-presidente Giovanni Cacciatore e dei soci della condotta Monti Sicani, ha fatto da cornice a una serata che tutti i partecipanti hanno definito semplicemente “meravigliosa”.
“Complimenti agli amici di Cianciana per la serata. Dimostra che la condotta ha moltissime risorse valide.”– Angelo Longo

Il Cece Rosso di Cianciana protagonista assoluto
Il viaggio sensoriale è iniziato con una ricca selezione di salumi artigianali e formaggi dei Monti Sicani, tra cui spiccavano le produzioni dell’Azienda Cacciatore, il caciocavallo di Vacca Modicana del Caseificio Mangiapane e i formaggi caprini de La Mannirata dei fratelli Vinti.
La panella di Cece Rosso di Cianciana, servita in un morbido panino del Forno Gambino, ha conquistato i presenti per croccantezza, profumo e identità: un vero manifesto della cucina povera che diventa eccellenza.

“Da tanto non mangiavo un pane fatto così bene… e il panettone top!” – Giovanni Mantio.
La Pappardella che racconta un territorio
Tra i piatti più celebrati della serata, le Pappardelle con crema di Cece Rosso di Cianciana, rosmarino, polvere di guanciale croccante e fonduta di pecorino, hanno emozionato tutti. Un piatto semplice all’apparenza, ma di straordinaria profondità aromatica, che ha saputo esprimere il carattere del Cece Rosso: la sua cremosità naturale, il profumo erbaceo e la capacità di legarsi a ingredienti territoriali senza perdere identità.

Secondi piatti tra tradizione e tecnica
A seguire, due interpretazioni magistrali:
Agnello dei Monti Sicani alle erbe con mousse di Cece Rosso, crumble di olive e pomodorino confit;
Pancia di maialino cotta a bassa temperatura in panure di arancia.
Due piatti che hanno raccontato la Sicilia interna, ricca di aromi mediterranei e metodi di cottura che rispettano la materia prima.

I salumi di Mauro Ciccarello: una rivelazione
La serata è stata anche l’occasione per scoprire le eccellenze della Macelleria Ciccarello, vera fucina di salumi artigianali che hanno stupito tutti.

“Dopo la cena ho fatto un’incursione nella macelleria del nostro amico Mauro Ciccarello che mi ha gentilemnte aperto all'una di notte: una vera scoperta dei suoi salumi di altissima eccellenza e artigianalità, che meritano una recensione a parte.” – Pasquale M. Marino
I cannoli di Gambino Bakery: una rivelazione

I cannoli con scorza artigianale di Gambino Bakery sono pura poesia siciliana: una croccante carezza di tradizione che racchiude una crema intensa, fresca e genuina.
Una lavorazione impeccabile, con frittura uniforme e croccantezza perfetta che valorizza il ripieno di ricotta locale, conferma la straordinaria maestria del forno Gambino e la qualità della pasticceria siciliana.
I vini di Baronia della Pietra:
La cena è stata accompagnata con grande stile dai vini di Baronia della Pietra, autentiche espressioni del terroir dei Monti Sicani.
Il Sikanè, blend di Nero d’Avola e Syrah, ha regalato al bicchiere un profilo vibrante e mediterraneo. A coronare la serata, si è svolta una degustazione guidata del vino l’Oblìo dei Sensi — una vendemmia tardiva a base di Nero d’Avola e Merlot — a cura di Salvatore Barbiera e Pasquale Marino; vino che si è rivelato davvero sorprendente e raffinato.

Oblìo dei Sensi non è dunque un passito tradizionale, ma una proposta articolata e originale che esprime la personalità e l’eleganza di una cantina che lavora con passione e coraggio. – Pasquale M. Marino

Il dolce al Pistacchio di San Biagio Platani
Il dolce, realizzato con il pregiato Pistacchio di San Biagio Platani, ha conquistato i commensali con la sua cremosità vellutata e il profumo intenso di frutta secca. Un finale elegante e territoriale, capace di raccontare in un solo boccone la ricchezza agricola dei Monti Sicani.”
Il valore della comunità ed un luogo da raccontare
Le voci dei partecipanti hanno lasciato un’impressione chiara: questa cena è stata la dimostrazione che quando persone motivate collaborano, il territorio fiorisce.
A emergere con forza è stata l’immagine di una comunità viva, competente e orgogliosa delle proprie radici.
Cianciana, con il suo Cece Rosso, i suoi Artigiani, le sue Aziende agricole, i suoi Allevatori, si conferma davvero – come scrive Pasquale Marino – un gioiello di Cultura e Gastronomia.
“Tantissima roba che deve essere documentata e promossa. Cianciana è un gioiello di Cultura e Gastronomia! 💎” – Pasquale M. Marino

Un grazie speciale ed un plauso va a tutti gli Organizzatori, al Ristorante La Torretta, ai Produttori locali, ai volontari della Condotta Slow Food Monti Sicani, ai partecipanti e a chi – pur non potendo essere presente – ha manifestato il proprio sostegno.
La serata del 28 novembre non è stata solo una cena, ma un tassello fondamentale del percorso Slow Food nel territorio: un atto d’amore verso l’artigianalità ed i saperi che la comunità custodisce.
Cianciana ha dimostrato ancora una volta di essere un luogo dove la storia non si conserva: si coltiva, si cucina e si condivide.




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