ROMA 2025: UN’ALTRA IDEA DI MONDO
- Gabriella Giambrone
- 12 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 14 lug
Roma 12 luglio 2025 - “Un’altra idea di mondo”, questo è il tema dell’Assemblea Nazionale dei soci Slow Food tenutasi a Roma nella sede della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, nei giorni di venerdì 11 e sabato 12 luglio 2025.
L’Assemblea, i cui lavori sono iniziati con un minuto di silenzio contro tutti i genocidi, si è posta l’obiettivo di condividere idee, progetti e visioni per disegnare insieme "un’altra idea di mondo"; tanti sono stati gli amici di Slow Food e tantissimi i delegati (ben seicento) che si sono recati a Roma da tutta Italia per prendere parte a questo importante appuntamento, momento fondamentale nella vita associativa del movimento che segna un ulteriore passo nell’impegno di Slow Food verso un mondo buono, pulito e giusto per tutte e per tutti.
Si vuol realizzare un’altra idea di mondo partendo dal cibo e dal suo valore identitario e culturale. Slow Food da quasi quarant’anni fa politica e cultura costruendo comunità, difendendo la biodiversità, promuovendo un’economia che metta al centro la vita e non il profitto.

“In un’epoca di disinteresse e disimpegno civile e politico – ha sottolineato Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia - abbiamo rimesso al centro l’importanza della partecipazione, della rappresentanza democratica, della delega per adesione a un sistema valoriale, della collettività come soggetto politico. D’altronde, rappresentare la voce di migliaia di persone in Italia che credono in noi e nel diritto al cibo buono, pulito e giusto per tutti determina il valore etico di ciò che facciamo. Il dialogo costante con i territori e con compagne e compagni di viaggio ci restituisce suggestioni e prospettive che guardano al futuro e ci permette di evolvere, di accogliere la complessità del cibo e del sistema alimentare consentendoci di elaborare contenuti, di renderli organici e di calarli nell’attualità tramite progettualità concrete di comunità e di filiera, per mezzo di attività a tutela della biodiversità e con percorsi di educazione e formazione”.
Per Slow Food Italia poter contare sull’apporto operativo e intellettuale di un vasto gruppo di soci, presenti sui territori che conoscono bene e che hanno un dialogo con i produttori, ristoratori, persone, scuole e istituzioni, è fondamentale.
Ed è in quest’ottica che il presidente Angelo Longo, il vice–presidente Giovanni Cacciatore e il tesoriere Maurizio Giamberduca della condotta Slow Food Monti Sicani si sono recati a Roma per prendere parte a questa importante assemblea, tornando in Sicilia carichi di esperienze con lo scopo di riportare a tutti i soci quanto appreso e sperimentato nei due giorni di assemblea, in termini di idee, pensieri e strategie da trasferire poi anche alle generazioni future.

D’altronde, una delle ragioni d’essere del movimento Slow Food è la felicità di tutti, il piacere e la gioia derivanti dal cibo buono, pulito e giusto vengono posti al centro del movimento; elementi questi considerati fondamentali per la qualità della vita e per il benessere individuale e collettivo.
Un’altra idea di mondo, dunque, è possibile partendo da un nuovo rapporto dell’umanità con il cibo che diventa convivio in cui, insieme a cibo vino e bevande, si condividano pensieri, esperienze, emozioni e vita. Il 12 luglio, l’apertura dell’assemblea è stata affidata a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, il quale ha evidenziato che “quello che mangiamo diventa Noi”; oggi il cibo, dalla produzione al consumo, è centrale nella nostra vita, non solo per le implicazioni nutrizionali ma anche per quelle ambientali e sociali.
I lavori, infine, si sono conclusi con l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo di “Slow Food Italia”; in questa sede, dunque, si è proceduto anche al rinnovo delle cariche e della presidenza. Il nuovo Consiglio guiderà l’Associazione per i prossimi quattro anni.
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